15 febbraio 2006

Perchè non anche a San Felice?

Progetto Vispo!

Nasce dal progetto “Cambieresti?”, attivato nel corso del 2004 da Comune e Provincia di Venezia con la partnership delle Aziende di Servizi e la collaborazione di Enti, Istituzioni pubbliche, Aziende private ed Associazioni di volontariato, e cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente nel quadro del Bando 2002 di finanziamenti a sostegno delle Agende 21 Locali; un progetto con finalità analoghe denominato “80 cose giuste da fare” è stato avviato nel corso del 2005 dalla Provincia di Modena, ma altre iniziative nel campo degli “stili di vita” stanno nascendo. Il progetto veneziano consiste in un “gioco di società” volontario che coinvolge oltre 1200 famiglie del Comune, impegnate a modificare almeno un aspetto del proprio stile di vita nello spazio di 8 mesi, nel campo dei comportamenti sostenibili ed etici (risparmio energetico ed idrico, mobilità sostenibile, consumo critico, ecc.), con l’aiuto degli Enti, delle Aziende, delle Associazioni e dei tecnici che collaborano al progetto. Lo scopo è quello di promuovere un percorso partecipativo dal basso verso modelli di vita e di consumo sostenibili, coerentemente con i principi di Agenda 21.Il progetto VISPO! è stato pensato come riproposizione locale, opportunamente adattata, del progetto veneziano.
La finalità principale del progetto è quella di promuovere comportamenti individuali e collettivi improntati ai principi di Agenda 21 e quindi ai principi della “sostenibilità”, attraverso un processo partecipativo che coinvolga direttamente i cittadini e le famiglie favorendo lo scambio, le relazioni e l’integrazione sociale.
VISPO! prevede una prima fase di raccolta delle adesioni delle famiglie, attraverso la presentazione di un bando da diffondere con lettera, locandine, presentazione pubblica, conferenza stampa e comunicati sui media locali (quotidiani, tv, radio). Il bando conterrà la delineazione del progetto, le finalità, i soggetti proponenti e collaboratori, i tempi; il bando farà riferimento ad una scheda di adesione scaricabile dal web o da ritirare presso gli uffici competenti. Attraverso la scheda di adesione, ogni famiglia/single individuerà almeno un settore del proprio stile di vita nel quale si impegnerà ad assumere un comportamento più sostenibile nel corso del periodo di attuazione del progetto. I settori sono 10: il risparmio energetico (limitazione dei consumi di elettricità, combustibili, materiali.. sia tramite la riduzione diretta del consumo che tramite interventi di sostituzione tecnologica); il risparmio idrico (limitazione del consumo di acqua, recupero, interventi di sostituzione tecnologica); i rifiuti (riduzione dei rifiuti alla fonte, riutilizzo, raccolta differenziata, compostaggio); la parità di genere e l’equità (comportamenti e soluzioni che valorizzano la donna nel contesto familiare e civile, tutela dei componenti più deboli del nucleo familiare: bambini, anziani; equità nei rapporti tra famiglia e mondo esterno, integrazione sociale di stranieri ed immigrati, ecc.); la mobilità sostenibile (limitazione dell’uso dell’auto, incremento dell’uso della bicicletta, del trasporto pubblico, sperimentazione del car-pooling, ecc.); il consumo critico ed etico (prodotti locali, prodotti Ecolabel e certificati, prodotti riciclati, prodotti etici, prodotti equo-solidali, prodotti usati, ecc.); l’alimentazione biologica e responsabile (cibi biologici certificati, cibi prodotti localmente, cibi di stagione, dieta equilibrata e diversificata, diversificazione proteica, riduzione di zuccheri e grassi, ecc.); il turismo responsabile (viaggi e vacanze di conoscenza, etici e consapevoli); la finanza etica (scelta di contesti bancari non speculativi ed orientati eticamente e socialmente); i diritti degli animali (prodotti non testati su animali, vestiti non ricavati da animali, condizioni di vita dignitose per gli animali da compagnia, ecc.).
Ad ogni famiglia/single sarà consegnata una guida sintetica al progetto, contenente suggerimenti e riferimenti di bibliografia, internet e telefonici per ogni settore di comportamento; verrà contemporaneamente incentivata anche la fantasia e l’iniziativa personale, ed ogni innovazione coerente con le finalità del progetto sarà ben accolta e presentata all’insieme dei partecipanti per essere emulata. Nei limiti delle risorse e delle sponsorizzazioni disponibili, verrà anche messa a disposizione attrezzatura utilizzabile nell’ambiente domestico per favorire gli interventi di sostituzione tecnologica (lampadine a basso consumo, riduttori di flusso, ecc.) che costituiranno anche una forma di incentivazione e di gratificazione per gli aderenti. Ogni famiglia/single si impegna a tenere controllati i risultati del proprio nuovo comportamento (lettura dei contatori e delle bollette, registrazione degli acquisti, confronto dei prezzi e delle etichette, annotazioni sugli eventi, ecc.) anche con l’aiuto del gruppo di tecnici di supporto al progetto. In funzione della numerosità e della dislocazione territoriale dei partecipanti, verranno formati dei ‘Gruppi Locali’ (GL) di famiglie (10-20 famiglie), con lo scopo di favorire la conoscenza e le relazioni reciproche, lo scambio di esperienze, opinioni e proposte. Nel contesto degli incontri periodici e nei limiti delle risorse disponibili, potranno essere organizzati incontri specifici di formazione con i tecnici di supporto o con esperti esterni, del tipo ‘Serate di ecologia domestica’ , ‘laboratori di ecologia’ o simili. Con la collaborazione dei partner verrà costituito un ‘Gruppo Tecnico di Supporto’ (GTS) composto da tecnici volontari in grado di svolgere una funzione di consulenza domestica e di risolvere possibili problemi pratici legati ai diversi settori di comportamento; gli esperti del GTS non dovranno ritrovarsi fisicamente in un luogo, ma saranno raggiungibili telefonicamente o via email.
Al termine del periodo di sperimentazione, verrà elaborato un bilancio ambientale, economico e sociale del progetto che sarà reso pubblico nel corso di un evento in cui ogni famiglia/single verrà diplomata e premiata per la sua partecipazione; in particolare il bilancio dovrà evidenziare i risparmi ambientali ed economici conseguiti, nonché i risultati sociali raggiunti in termini di parità, equità ed eticità: lo scopo di VISPO! è dimostrare che vivere sostenibilmente non solo è possibile, senza o con piccoli costi economici aggiuntivi, ma è anche necessario per migliorare la qualità e il ben-essere della propria vita e, in una prospettiva più ampia, anche di quella del pianeta.

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