27 febbraio 2006

Promemoria importante

Vado a Milano per lavoro!
Quando sarò lì mi devo ricordare di fare una cosa importantissima: devo andare a visitare la nuova sede di Rai2 (se la trovo)!
Cosa sto dicendo? Ma come non era la Lega Nord per l'indipendenza della [dalla] Padania che qualche anno fà si esaltava per aver portato il secondo canale rai a Milano?
Qualcuno mi può trasmettere via mail l'indirizzo della nuova sede?
Bhe intanto leggetevi .... rosso di sera...su carta!

26 febbraio 2006

Che brutta figura!

[foto repubblica.it]
Come al solito i comunisti non hanno perso l'occasione per far fare brutta figura al nostro Paese.
Sono riusciti, con i soldi sporchi delle coop rosse, a comperare tutti i biglietti per lo spettacolo di chiusura delle olimpiadi di Torino. Capeggiati dai più tremendi leader noTAV hanno organizzato un'imboscata al nostro Presidente del Consiglio Cav. Dott. Berlusconi.
Silvio è stato fischiato!
Berlusconi si è incavolato è ha chiesto l'intervento della magistratura.
Le toghe rosse hanno dichiarato di non poter procedere perché obbiettori di coscienza.
Il Ministro di [Grazia e] Giustizia manderà gli ispettori alla procura di Milano (tanto questi c'entrano sempre e comunque).
Il Presidente del Senato chiede le crociate contro la terra torinese notoriamente infedele.
Il Presidente della Camera chiede la testa del sindaco Chiamparino (noto bolscevico) in quanto non ha saputo garantire la tranquillità del Premier durante lo spettacolo.
Il futuro Sindaco di Milano sta organizzano una manifestazione di protesta sotto la sede della Coop di Sesto Fiorentino (doveva essere quella di Sesto San Giovanni...ma li sono troppo rossi!).
La Presidente della Regione Piemonte, Bresso, invita alla calma e avvia i cantieri della SoftTAV.
Ma capite? Fischiato in mondovisione da qualche migliaio di comunisti.
Il problema è che con l'occasione due miliardi di telespettatori si sono associati in un grande fischio globalizzato!

Magistrati in attesa di Giudizio

dal blog di Beppe Grillo.
Il parto delle liste elettorali sta per concludersi. Leggerò i nomi dei candidati con interesse. Se ci sono dei pregiudicati ne darò visibilità su questo blog per permettere a chiunque di scegliersi il pregiudicato che desidera.
Perché in democrazia è giusto che anche i pregiudicati abbiano rappresentanza.
Alcuni segretari di partito mi hanno telefonato per chiedermi da che parte sto. Per vedere che aria tira dalle parti del blog.
E io ho deciso finalmente di schierarmi, di dare la mia indicazione di voto:“non votare nessun partito con condannati in via definitiva in lista”.
Per aiutare i cittadini pubblicherò l’elenco dei partiti SENZA pregiudicati nelle liste.
Il dipendente Casini (amico del figlio del nostro Braccio di Ferro ndr) ha dichiarato che la magistratura deve fare pulizia al suo interno, quella stessa magistratura che la pulizia la vuole fare all’interno del partito di Casini.
Un partito piccolo elettoralmente, ma grande nel numero degli inquisiti.
Il dipendente Casini non reputa corretto che un giudice si candidi per entrare in parlamento.
Qualunque professione va bene per lui, ma non quella del giudice.
Un pregiudicato è meglio di un giudice.
Come dargli torto? Il giudice le leggi le conosce e, quando glielo permettono, le fa pure applicare.

Grazie, Grazie, Grazie!

Grazie per tutti i messaggi di solidarietà e incoraggiamento che mi avete spedito. Grazie per i suggerimenti che quotidianamente mi proponenete. Grazie perchè state facendo diventare ...rosso di sera... un riferimento per San Felice.
Un dato al 25 febbraio 2006 - ore 16.00
  • Visite al sito dell'opposizione: 250 in oltre un mese di presenza e con pubblicità a tappeto a tutte le famiglie presenti sul territorio comunale
  • Visite al sito ...rosso di sera...: 211 in cinque giorni e solo con il passaparola

Che dire?

Una sola cosa...attendetevi altre novità dal rosso di sera!

Bravi!

Adesso l'avete combinata bella.
Adesso lo avete fatto incavolare per bene. Non bastavo io, vi ci siete messi anche voi.
Ma si può? Cavolo!
Adesso chi lo sente?
Io mi dissocio, sia chiaro. Non voglio storie.
E' stata una mossa incauta. Adesso anche voi avrete il vostro bell'intervento durante il prossimo consiglio comunale.
A cosa mi riferisco?
Ma non avete letto il volantino del gruppo di opposizione “Vivere San Felice, Portese e Cisano”?
Questi incauti colleghi hanno definito il buon Paolo Rosa “figlio di Braccio di Ferro”.
Ma non lo sapete che se lo prendete in giro poi si offende?
Siete solo invidiosi perché lui ha chi gli fornisce dei fantastici spinaci!
Porcaccia miseria....adesso come lo risolviamo questo problema?
Magari possiamo chiamare Valentino M. che, prima o poi, arriva sempre anche in queste faccende.
PAOLO, comunque io mi dissocio. IO TI VOGLIO BENE!

Comunque vada...due ex ministri!

Allora in Italia c'è una azienda che si chiama ENEL che voleva acquistare un pezzetto di una azienda francese che si chiama SUEZ. La voleva acquistare, se non ho capito male, per poi poter controllare una società controllata alla sua volta da Suez e diventare così il colosso europeo dell'energia.
Oltr'alpe però hanno detto no ed il governo francese di destra cosa ti fa? Con una sua società (Gaz de France) compera la SUEZ e la salva dall'invasione dell'italiana barbarie.
Il buon Tremonti (che spesso ha elogiato Biagi ucciso dalle Br) si è incavolato. Anche Scajola (che ha dato del rompicoglioni a Biagi ucciso dalle Br) si è arrabbiato e dice “Se prevale il neoprotezionismo il destino politico ed economico dell'Unione Europea è compromesso. Il neoprotezionismo danneggia i diritti dei consumatori e le possibilità di sviluppo delle imprese”
Questi due ministri dicono che così non si permette al mercato di espandersi, che non si possono alzare barriere all'interno dell'Europa, che in neoprotezionismo danneggia i diritti dei consumatori.
Hanno ragione, ragione da vendere.
Mi chiedo chi dei due spiegherà a Silvio la faccenda.
Mi permetterei di consigliare di non tirare fuori la faccenda della banca padovana.
Ad esempio non dovrebbero spiegare che l'acquisto da parte dell'olandese Abn Amro della banca Antonveneta ha tutelato i diritti dei consumatori perchè l'Italia non ha alzato barriere all'interno dell'Europa permettendo così al mercato di espandersi. Chi dei due cercherà di spiegare che l'apertura dei mercati è per i neocon è cosa buona e giusta? Chi dei due spiegherà a Silvio che questa volta le toghe rosse non c'entra niente ed invece c'è di mezzo un governo di destra?
Per fortuna che tra pochi giorni Tremonti e Scajola saranno cacciati dagli italiani altrimenti avrebbero dovuto entrambi, e per la seconda volta, sopportare l'umiliazione delle dimissioni.

24 febbraio 2006

So' cose 'e pazzi

Oggi è uno di quei giorni in cui ti chiedi se è il mondo che non gira o se sei tu che non quagli.

(A)
Giornata dura, a lavoro.
Arrivo a casa, mi siedo sullo scomodissimo divano di casa mia, poi mi alzo e mi accomodo sulla più confortevole poltrona e inizio a sfogliare l'Espresso online. La televisione in sottofondo fa passare una notizia e cosa ti sento?
Il buon Berlusca che presenta da solo il suo tema (in ritardo) di ben 20 pagine. GianfraKen e Pierfedi si sono incazzati da morire, anche se non lo vogliono ammettere!
Nell'introduzione addirittura mi viene detto che il programma della precedente legislatura è stato attuato tutto il programma (Che culo!) e che oggi tutto va bene.
Non ci capisco niente. Da 'na parte 'sto tipetto che mi dice che tutto va bene dall'altra parte l'Espresso che snocciola numeri e che descrivono nel dettaglio del disastro politico ed economico in cui ci ha lasciato il nostro cav.
Purtroppo per noi non sono i numeri che da l'ammmericana PSB ci sta offrendo da qualche giorno. L'Espresso, ora mi è chiaro, con intento denigratorio ha raccolto dati provenienti da fonti veterocomuniste, comuniste, Troskiste, maoiste, leniniste, staliniste, d'alemiane, fassiniane, zuiniane come:

  • Wall Street Journal
  • At Kearney
  • Financial Times
  • Transparency
  • Censis sui dati Istat e Ministero dell'Interno
  • Ministero dell'Economia
  • Forbes
  • BNL – centro Einaudi
  • ABI su dati della Banca d'Italia
  • ISAE
  • Euler Hermes
  • Kpmg
  • Eurostat
  • Istat

e altri...
Un bel club di bolscevichi.
Sono senza parole. Ecchecavolo, berlusca, mi dovevi rompere proprio ora che ero seduto comodo?
Se hai tempo e voglia vai a vederti i dettagli seguendo questo Link:
DATI

(B)
Ken Livingstone il Rosso, Sindaco di Londra.
Il soprannome non rende immuni dal fare e dire cazzate.

(C)
Allora il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri On. Cav. Dott. Silvio Berlusconi ha detto che siccome gli olandesi (quelli dei mulini a vento) si sono o si stanno comperando una banca italiana (una banca di Padova che sfiga vuole sia stata la mia prima banca dove ho versato il mio primo stipendio) allora è colpa dei magistrati che hanno impedito a tale Fiorani di procedere all'acquisto della banca di cui vi parlavo.
Mi viene spontaneo pensare (che è già un grande risultato) due cose:
La prima.
Se è vero quello che si dice in giro, ovvero che 'sto Fiorani avrebbe fatto la “cresta” sui conti dei suoi clienti, dico: Padovani, Che Culo che ora i vostri conti li tiene un olandese d'arancio vestito. Forse vi ritroverete tutti i vostri soldi.
La seconda.
Io non è che me ne intendo molto, ma il Mercato e le Regole del Mercato non dicono che chi offre di più compera e gli altri stanno a guardare? Perchè si doveva aiutare Fiorani? Solo perchè era presidente di una banchettina italiana (o perchè dobbiamo coprire qualcuno)? E il mercato? Dove mettiamo il mercato e le sue c...o di regole? Haaaaaah go capio. Le regole del Mercato valgono solo quando ci fa comodo e poi ... ecchisenefrega! Tesori miei questa è la globalizzazione. Vi va bene? No? Ecchisenefrega! Ora ve la tenete!

23 febbraio 2006

Inchiostro biologico!

Dalla newsletter di www.acquistiverdi.it
Un inchiostro ecologico e commestibile, appositamente studiato per la stampa usa e getta, che salva le foreste e non comporta rischi di contaminazione degli alimenti.E’ stato ricavato dai coloranti usati in pasticceria per le torte, adattato alle stampanti a getto d’inchiostro da ufficio, e costa meno di quello tradizionale. Sembra un sogno, ma è una realtà già in prova sul mercato. Ne esiste infatti un prototipo compatibile con i più diffusi modelli di stampanti. A svilupparlo ricercatori pubblici e privati del Dipartimento di chimica industriale dell’Università di Bologna e di Lesepidado srl, giovane azienda hi-tech specializzata nella stampa ink-jet per il settore alimentare e su supporti non convenzionali. Il perfezionamento del nuovo inchiostro è affidato ad un laboratorio della Rete dell’alta tecnologia dell’Emilia Romagna, coordinata dal consorzio regionale Aster.
Le principali proprietà dell’inchiostro ecologico, commercializzato con il nome di Ink-no-ink, sono di essere alimentare (quindi atossico), biodegradabile, e facilmente disinchiostrabile, cioè rimuovibile dalla carta. La prima caratteristica consente di evitare casi di contaminazione degli alimenti e delle bevande, come quelli purtroppo recentemente verificatisi in Italia. L’atossicità, la biodegradabilità e la facilità di rimozione della carta fanno sì che il suo impatto ambientale sia del 68% inferiore a quello degli inchiostri tradizionali. L’uso massiccio di carta riciclata, ad esempio, è frenato dalla difficoltà di sbiancare la carta già stampata. Gli inchiostri convenzionali, infatti, pensati per la stampa fotografica vista la sempre maggiore diffusione di fotocamere digitali, sono molto resistenti. La carta riciclata che se ne ricava non è così abbastanza bianca e trova ancora un impiego troppo limitato. Ink-no-ink al contrario è ideale per la stampa usa e getta, quella delle mail o dei documenti che ci stampiamo per leggerceli con calma e che finiscono in breve tempo nel cestino dei rifiuti. Si disinchiostra con grande facilità e consente quindi una riduzione del consumo di legno per la produzione di nuova carta. Risponde insomma ad una tendenza sempre più marcata: mentre gli archivi cartacei sono via via soppiantati da quelli digitali, la facilità e la rapidità di stampa alimentano una costante crescita della stampa usa e getta, il cui ciclo di vita talvolta può essere anche di poche ore. Negli Usa ad esempio si stima che un lavoratore stampi in media circa 12mila fogli l’anno, per un equivalente di 54 kg di carta, con un incremento annuo del 20%. Questo comporta che, a livello mondiale, vengano immesse annualmente nell’ambiente 10.000 tonnellate di inchiostri per tecnologia a getto d’inchiostro (ink-jet).
Ink-no-ink è nato da un progetto di ricerca partito nel 2001 e cofinanziato dal consorzio Spinner (Alma Mater, Aster e Sviluppo Italia), che sostiene la nuova imprenditorialità ad elevato contenuto di conoscenza. L’ulteriore sviluppo dell’inchiostro pulito è affidato al laboratorio regionale a rete Litcar (Laboratorio integrato tecnologie e controllo ambientale rifiuti) della rete dell’Alta tecnologia dell’Emilia Romagna coordinata dal consorzio Aster. Litcar, che ha sede a Rimini, è coordinato dal professor Luciano Morselli del Dipartimento di chimica industriale dell’Università di Bologna.
“Ink-no-ink potrebbe essere ad esempio abbinato alla carta riciclata dei cartoni per bevande – spiega Leonardo Setti, chimico e responsabile della ricerca sull’inchiostro ecologico -, oppure essere adottato nelle scuole, dove può accadere che i bambini, specie i più piccoli, si mettano in bocca fogli stampati. Per arrivare al nostro inchiostro ecologico siamo partiti dal fondo, dal risultato che volevamo ottenere. Ci siamo detti: abbiamo bisogno di un inchiostro che funzioni bene con le stampanti ink-jet, abbia una buona risoluzione di stampa, sia completamente atossico, facilmente rimuovibile dalla carta e biodegradabile. Abbiamo iniziato a selezionare e a testare diversi coloranti, fino ad essere riusciti a sviluppare Ink-no-ink. Perché costa meno degli inchiostri tradizionali? Perché le materie prime che usiamo noi sono più economiche. Di conseguenza Ink-no-ink, in questa fase di sondaggio del mercato, costa dalle due alle tre volte meno degli altri inchiostri”.

22 febbraio 2006

Berlusconi in vantaggio? È tutto vero (secondo lui)

mail ricevuta da Roberto B. (thank's!)

Berlusconi è il migliore. Valutato pragmaticamente sulla capacità di perseguire un obiettivo, Berlusconi è certamente il migliore. Non è un politico. Non sa cosa sia la politica, semplicemente non gli interessa. Lui pratica uno sport diverso, e non gli interessa partecipare. Vuole vincere.
Si tratta di uno sport dove vigono le leggi di natura, quelle che consentono al più forte, al più astuto, al più sagace di prevalere. È la lotta per la sopravvivenza, e il verso un bel morir tutta una vita onora non gli si addice.
Perciò Berlusconi può serenamente annunciare sondaggi che contraddicono qualsiasi altro dato disponibile. Non ha importanza se i dati del sondaggio siano veritieri o inventati, se la rilevazione delle opinioni sia stata condotta secondo criteri di correttezza o se sia stato chiesto agli intervistati di esprimere una preferenza tra “il leader Berlusconi” e “l’ex-comunista Prodi”. Il “pubblico televisivo – elettorato – mercato dei voti” in larga maggioranza non ci baderà. In particolare il pubblico-elettorato sensibile alla chimera berlusconiana sarà risvegliato e sollecitato a recarsi al voto, stimolo che probabilmente non avrebbe se fosse convinto di andare a segnare la scheda elettorale con un voto inutile perché perdente. E tra quello indeciso, propenso a votare per i vincitori, qualcuno si convincerà che il proprio voto dovrà andare al centro-destra in (auto-sedicente) vantaggio.
Gli obiettivi della campagna sondaggistica di Berlusconi prendono spunto da due fenomeni, ben noti ai sociologi e agli studiosi dei comportamenti elettorali. Primo: gli elettori di centro-destra sono meno “appassionati” dalla politica, sono meno propensi alla testimonianza, al voto marginale, tendono a mobilitarsi più facilmente davanti a una concreta chance di vittoria. Secondo: il 38% degli elettori italiani non dichiara un’appartenenza ideologica a destra o a sinistra; sono sostanzialmente il bacino decisivo per la competizione elettorale, il “mercato del voto” da conquistare per primeggiare; una parte di questi elettori sceglie i destinatari del proprio voto all’approssimarsi del momento di esprimerlo, manifestando sensibilità ai confronti televisivi degli ultimi giorni di campagna; e tra questi si verifica un effetto bandwagon, in altre parole tendono a salire sul carro del vincitore (o del presunto tale).
Fatte queste premesse, è chiara la strategia del leader della CdL: dirsi vincente per magnetizzare il voto di una parte degli indecisi, i non fidelizzati che sceglieranno all’ultimo momento; e mobilitare le frange di quelli che comunque gli darebbero il voto, ma soltanto se non hanno la sensazione di sprecare del tempo votando per la fazione destinata alla sconfitta.
Inutile, quindi, perder tempo a chiedersi quali siano le fonti del candidato Berlusconi, quale la loro affidabilità. Non ha alcuna importanza, né per noi né tanto meno per lui: l’unica cosa che conta per lui è dirsi vincente nell’ultimo bluff.

Io dico NO a Beijing 2008!


Dal sito di Beppe Grillo!
I vincitori morali delle Olimpiadi di Torino sono Palden Gyatso, Gathong Jigme e Sonam Wangdue.Un terzetto di tibetani da podio che sta facendo lo sciopero della fame ad oltranza sotto una tenda, a Torino alla Chiesa di San Pietro in Vincoli, vicino a Porta Palazzo.Palden Gyatso è un lama tibetano di 75 anni che ha trascorso 33 anni nelle carceri cinesi. Lui e i suoi compagni digiunano per protesta contro il genocidio della popolazione tibetana, la repressione delle libertà civili, le violazioni dei diritti umani.
Il Tibet è stato occupato dalla Cina comunista nel 1950 con deportazioni, omicidi, esili e la distruzione del patrimonio religioso e artistico tibetano. Uno scempio tale da far apparire la distruzione delle gigantesche statue di Buddha di Bamiyan da parte dei Talebani un gioco per bambini.La Cina ospiterà nel 2008 i prossimi Giochi Olimpici, un evento nato per celebrare la pace e la fratellanza tra i popoli e divenuto oggi merchandising, multinazionali, Coca Cola.La Cina non ha alcun rispetto per i diritti umani, perché celebrarvi i Giochi?Il CIO a chi risponde? La Cina ha intenzione di far partire la fiaccola olimpica proprio dal Tibet, dalla cima dell’Everest. E’ come se la Germania la facesse partire da Auschwitz.
Tra un lancio di curling e l’altro (il curling è il vero simbolo di queste Olimpiadi senza entusiasmo) portate il vostro sostegno a questi tre solitari combattenti della libertà.Lo potete fare se siete a Torino andando da loro per prendere delle bandierine del Tibet e sventolarle durante le gare, o inviando una mail di solidarietà a: torino2006@italiatibet.org.A Torino ci sono più giornalisti che atleti , ben 3000 contro 2500. Invito anche loro a scrivere due righe.

20 febbraio 2006

Grazie Benedetto!


Le mi preghiere non sono andate a vuoto.
Il Papa ha espresso il suo parere. Un punto di vista chiaro:
"Per favorire la pace e la comprensione tra i popoli e gli uomini è necessario e urgente che le religioni e i loro simboli siano rispettati e che i credenti non siano l'oggetto di provocazioni che feriscono le loro iniziative e i loro sentimenti religiosi".
Spero che queste parole entrino nella testa dei verde padani!
Un'ultima preghiera a Sua Eminenza Cardinal Ruini.
Nell'elenco dei partiti da non votare non è che ci possiamo mettere anche quelli, come la Lega Nord per l'Indipendenza della [dalla] Padania, che:
  • mettono il valore del materiale davanti alla vita dell'uomo
  • dimostrano una certa intolleranza per i più deboli
  • vogliono dividere anziché unire
  • mettono all'indice una persona solo perchè diversa
  • partecipano a strani riti celtici
  • sparano a zero contro voi pretoni romani
  • che parlano dell'importanza della famiglia e del matrimonio cattolico e poi sono separati e divorziati (ma tra questi non ci sono anche il buon Berlusca ed il buon Pierferdi?).

Vede, Sua Eminenza, oggi è morto Luca Coscioni. Magari con la ricerca sulle staminali Luca si sarebbe salvato. Magari se ne potrebbero salvare molti altri.

Vede, Sua Eminenza, ieri è stato ucciso un ragazzo di 28 anni perché stava rubando tre palme nane. Chi ha sparato, ammazzandolo, si è subito appellato alla legge voluta dalla Lega Nord per l’Indipendenza della [dalla] Padania.

Vede, Sua Eminenza, questi maledetti comunisti forse in fondo qualche ragione ce l’hanno se vogliono salvare delle vite. Forse questi verdi padani qualche torto ce l’hanno se non fanno niente per salvarne.

Vede Sua Eminenza in questo caso io sto con quei sporchi comunisti.

Italia serena!

Dal Blog di Beppe Grillo.

Io non me la sento di infierire su Calderoli, ha i suoi problemi, si sa, si sapeva. Non è colpa sua se ha fatto il ministro e ha inguaiato gli italiani.

La colpa è di chi l’ha nominato e che adesso, rinnegandolo, giudica le sue farneticazioni alla stregua di opinioni personali. C..o è stato un nostro ministro a parlare!

La colpa è del direttore di Rai 1 che gli ha permesso di offendere più di un miliardo di persone su una televisione di Stato senza dire nulla.

La colpa è di un consiglio dei ministri che non ha mosso un dito per mesi, incluso un ministro degli esteri, direttamente interessato, che sa solo recarsi nelle moschee senza scarpe o nelle sinagoghe con il cappellino in testa. Pensate al casino se sbaglia e fa il contrario.
Uno che se ne esce con un manifesto dal titolo: “L'Italia serena”, titolo che fa il paio con il famoso: “Più sicurezza per tutti” della Casa delle libertà provvisorie.

I governi di Danimarca e Norvegia hanno chiesto scusa per la pubblicazione delle vignette, ma hanno dichiarato che da loro la stampa è libera e il governo non può interferire.
In Italia il discorso è diverso, qui la stampa e la televisione sono per lo più governative.
Proprio come la Padania che ha come direttore politico Umberto Bossi e che oggi pubblica in prima pagina una maglietta con la scritta: “Difendiamo le nostre radici”.
Dopo la canotta e il foulard anche la maglietta portasfiga.

“La nave e' ormai in preda al cuoco di bordo e cio' che trasmette al microfono del comandante non e' piu' la rotta, ma cio' che mangeremo domani". S.Kierkegaard

19 febbraio 2006

Grazie Calderoli!


Cinquant'anni di politica estera buttata nel cesso.
Questo è il risultato della bella azione del nostro ex (per fortuna) Ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione dott. Roberto Calderoli.
Anni di lavoro per aprire e coltivare canali diplomatici con il medioriente grazie al lavoro del Partito Comunista Italiano, del Partito Socialista e della Democrazia Cristiana che tanto hanno sbagliato ma che su questo tema avevano visto bene.
Avevano colto l'importanza che quell'area geografica avrebbe avuto in futuro, nel bene e nel male.
Avevano chiaramente capito anche l'importanza commerciante che alcuni paesi arabi rappresentavano.
Lavoro che aveva permesso all'Italia di essere l'interlocutore primario dell'Occidente con il Medioriente. Lavoro che, a mio avviso, ci ha fino ad ora tutelato da attentati sul nostro territorio.
Ora tutto è messo in discussione. Ora, ne sono certo, non siamo più al sicuro.
Tutto per un atto senza senso di un individuo che a definirlo ti denunciano. Un individuo che non merita la cittadinanza italiana. Un individuo che ad essere un oggetto sarebbe assurdo.
Il nostro exministro scrive in un comunicato:
Ma non è mai stata mia intenzione quella di offendere la religione musulmana né di essere di pretesto alla violenza di ieri.
Non intendo tuttavia rinunciare alla battaglia per affermare i valori in cui credo, quelli che mi hanno tramandato i miei genitori e i miei nonni, vale a dire gli insegnamenti della religione cristiana e di essere un uomo libero.

Avete capito bene? Poverino non era sua intenzione offendere la religione musulmana.
Ma che cavolo abbiamo in testa? Ma crede, il sig. exministro, che il mondo arabo in questi giorni stesse festeggiando in piazza qualche festa musulmana? Crede forse che le manifestazioni di piazza fossero organizzate nelle capitali arabe dai NoTav della Val di Susa? Cosa deve fare un musulmano per farci capire che 'ste maledette vignette sono offensive?
Vorrei infine portare la vostra attenzione sull'ultima frase. Letto? L'exministro si rifà agli insegnamenti della religione cristiana!
BENEDETTO DOVE SEI?
Dimmi che gli insegnamenti cristiani non sono quelli espressi dalla Lega Nord per l'indipendenza della [dalla] Padania!
Dimmi che Don Nicola e Don Luciano non mi hanno insegnato cose sbagliate. Ti prego...dimmi che ho capito giusto.
BENEDETTO DI' QUALCOSA! TI PREGO DI' QUALCOSA DI ... CRISTIANO
Povera la nostra Nazione con ministri del genere. Altro che comunisti e musulmani. I nemici del nostro paese sono 'sti individui di verde vestiti.
FINI DOVE SEI?
FINI DI' QUALCOSA! TI PREGO DI' QUALCOSA DI ... DESTRA!
No meglio di no....altrimenti.....magari andiamo peggio!
Vogliamo lasciare il nostro Paese in mano a gente del genere?
No, io credo proprio di no!
PS...date un occhio alla prima pagina de La Padania di oggi.
Per voi è simpatia, antipatica, tollerante, razzista o semplicemente ebete?

xDSL -> IVA 2 – Privati 0

Potrebbe essere questo il riassunto della serata dedicata all'ADSL organizzata nella serata del 15 febbraio 2005.
Una bella serata, organizzata bene e dove si respirata un clima di collaborazione senza precedenti.
A questa serata sono stato invitato per illustrare quello che l'Amministrazione stava portando avanti su questo tema.
Nella discussione sono risultate due possibili soluzioni per HDSL destinata alle attività. Queste soluzioni sono già realtà. Come ha comunicato il Sindaco, il Comune sta testando una di queste soluzioni attivando un contratto per HDSL.
Per i privati potrebbero essere presenti tre possibilità. Provo a descriverle brevemente.
Due società sono disposte a portare l'ADSL per i privati a fronte di una “importante richiesta” da parte dei cittadini di San Felice (in realtà sono tre le società in quanto un terzo operatore mi ha contattato giovedì 16/2). Questo senza nessun tipo di esborso da parte della collettività.
Un'altra possibilità, proposta dal Consigliere Paolo Rosa, potrebbe quella di definire una forma collaborativa con Telecom che preveda un intervento dell'Amministrazione. Secondo quanto proposto l'intervento non in denaro ma in opere pubbliche (che poi secondo me sempre di denaro pubblico si tratta!). Quindi Telecom potrebbe essere disponibile a portare l'ADSL in cambio la collettività dovrebbe provvedere con alcune opere di scavo e/o di asfaltature e/o cose del genere.
Da alcuni interventi e anche da colloqui successivi posso con tutta tranquillità dire che questa possibilità è stata scartata dalla maggior parte dei presenti.
Personalmente la ritengo poco interessante per i seguenti motivi:

  • Tempi tecnici troppo lunghi
  • Investimento di denaro pubblico per business di un privato, per poi pagare abbonamenti di mercato e non rivisti al ribasso per l'intervento pubblico.

Ritengo comunque importante tenere aperte tutte le strade possibili e successivamente valutare quali sia la soluzione migliore.
Per avere il quadro completo della situazione credo si debba attendere fino a fine febbraio.
L'Amministrazione si sta muovendo ormai da tempo. Questo è noto ma non a tutti. C'è chi è intervenuto all'incontro (non capendo lo spirito della serata), attaccando l'amministrazione e dicendo che ha perso due anni. Chi parlava (che personalmente non conosco) ha specificato che le sue conoscenza all'interno di Telecom hanno riferito che mai hanno sentito parlare di richieste del Comune di San Felice. A questo signore rispondo che:

  • il Comune ha contattato con lettera gli uffici di Telecom preposti già a Gennaio 2005.
  • Telecom ha risposto a giugno 2005 con lettera datata maggio 2005
  • La risposta ottenuta dall'Amministrazione è la stessa ricevuta dalla raccolta di firme dell'opposizione che ha seguito canali di comunicazione propri.

Tutto quanto sopra è documentabile. Questo è un dato di fatto il resto sono chiacchiere e polemiche inutili.
Non metto in dubbio che a questo signore le sue conoscenze Telecom abbiano detto che non hanno mai sentito parlare di noi. Ma Telecom è una azienda grande e magari qualcosa nella loro comunicazione interna non ha funzionato. Prima però di accusare ingiustamente di “negligenza” chi invece sta lavorando con impegno sarebbe forse il caso di avere una documentazione completa.
A presto con xDSL!

17 febbraio 2006

Eravamo, Siamo e Restiamo Partigiani

...rosso di sera... inizia a dare fastidio. Questo è un dato di fatto.
Questa potrebbe essere una buona notizia perché se da fastidio significa che in qualche modo siamo andati a toccare dei nervi scoperti.
Potrebbe anche essere una cattiva notizia in quanto i problemi non mancheranno.
Ma allora è una buona o una cattiva notizia?
E' una buona notizia. Si lo è. Credo proprio di si.

In questi giorni c’è chi ha tentato anche di intimidirci. Manovre ed azioni più o meno chiare che hanno lo scopo di farci giungere un messaggio subliminare: “smettetela altrimenti....”.
Ma ...rosso di sera... non si ferma e va avanti. Noi non ci fermiamo e andiamo avanti!
A coloro che tentano e tenteranno di fermarci diciamo: Siamo figli della Resistenza, i nostri padri hanno combattuto e perso la vita per la nostra libertà. Ci hanno lasciato un segno indelebile nella coscienza. Eravamo, Siamo e Restiamo Partigiani. Non sarete certo voi a fermarci. Non ci sono riusciti i nazifascisti e non ci riuscirete voi.

15 febbraio 2006

La mia vecchia Padova!

"M'illumino di meno": al Pedrocchi ritornano le candele
Da IL GAZZETTINO ON LINE
Del 15 febbraio 2006


Un Pedrocchi al buio, o meglio illuminato solamente dal lume delle candele. Per un'ora e mezza, quindi, all'interno dell'antico Caffè si vivrà in un'atmosfera particolarmente suggestiva che servirà sicuramente a portare l'attenzione dei clienti e dei passanti sui temi proposti dalla seconda giornata nazionale del risparmio energetico. Si chiama "M'illumino di meno" l'iniziativa organizzata domani proprio con questo obiettivo. I dettagli sono stati illustrati ieri mattina dall'assessore Francesco Bicciato, che a palazzo Moroni ha già avviato numerose iniziative finalizzate non solo al risparmio energetico, ma anche alla salvaguardia dell'ambiente. Questa politica consentirà alle casse comunali di risparmiare un milione e mezzo di euro l'anno. Dal Municipio, dunque, parte l'appello alle associazioni di categoria, agli ambientalisti e a tutti cittadini sensibili, comprese le strutture pubbliche, affinché in quella stessa giornata l'illuminazione venga ridotta del 50\%, come peraltro avverrà in tutte le sedi comunali. «Tutto il personale - ha aggiunto l'assessore è inoltre invitato a ridurre quotidianamente il consumo di energia ponendo una particolare attenzione per evitare gli sprechi, per esempio non usando l'illuminazione quando non è necessario, spegnendo le luci quando non è nella stanza, spegnendo, e non lasciando in stand by gli apparecchi elettronici come i computer». Il Pedrocchi a luci spente (dalle 18 alle 19,30) sarà protagonista in diretta della trasmissione di RadioDue "Caterpillar". «Verranno proposte - ha aggiunto Bicciato - antiche atmosfere e buona musica, dal vivo per sensibilizzare la gente. Sono certo che chi si troverà a passare da quelle parti verrà coinvolto da questa atmosfera particolare, d'altri tempi. Ho chiesto poi ai vari settori comunali di cercare di ridurre i consumi energetici di rispettare quello che abbiamo definito un codice deontologico, che prevede alcune regole di buon senso». «Abbiamo scelto il Pedrocchi - ha concluso Luisa Boldrin, che ha la delega all'Edilizia Monumentale - perché si tratta di un simbolo della città, che era sorto come luogo-motore di iniziative culturali. Quando si accenderanno le candele si vedrà come si viveva romanticamente».

Perchè non anche a San Felice?

Progetto Vispo!

Nasce dal progetto “Cambieresti?”, attivato nel corso del 2004 da Comune e Provincia di Venezia con la partnership delle Aziende di Servizi e la collaborazione di Enti, Istituzioni pubbliche, Aziende private ed Associazioni di volontariato, e cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente nel quadro del Bando 2002 di finanziamenti a sostegno delle Agende 21 Locali; un progetto con finalità analoghe denominato “80 cose giuste da fare” è stato avviato nel corso del 2005 dalla Provincia di Modena, ma altre iniziative nel campo degli “stili di vita” stanno nascendo. Il progetto veneziano consiste in un “gioco di società” volontario che coinvolge oltre 1200 famiglie del Comune, impegnate a modificare almeno un aspetto del proprio stile di vita nello spazio di 8 mesi, nel campo dei comportamenti sostenibili ed etici (risparmio energetico ed idrico, mobilità sostenibile, consumo critico, ecc.), con l’aiuto degli Enti, delle Aziende, delle Associazioni e dei tecnici che collaborano al progetto. Lo scopo è quello di promuovere un percorso partecipativo dal basso verso modelli di vita e di consumo sostenibili, coerentemente con i principi di Agenda 21.Il progetto VISPO! è stato pensato come riproposizione locale, opportunamente adattata, del progetto veneziano.
La finalità principale del progetto è quella di promuovere comportamenti individuali e collettivi improntati ai principi di Agenda 21 e quindi ai principi della “sostenibilità”, attraverso un processo partecipativo che coinvolga direttamente i cittadini e le famiglie favorendo lo scambio, le relazioni e l’integrazione sociale.
VISPO! prevede una prima fase di raccolta delle adesioni delle famiglie, attraverso la presentazione di un bando da diffondere con lettera, locandine, presentazione pubblica, conferenza stampa e comunicati sui media locali (quotidiani, tv, radio). Il bando conterrà la delineazione del progetto, le finalità, i soggetti proponenti e collaboratori, i tempi; il bando farà riferimento ad una scheda di adesione scaricabile dal web o da ritirare presso gli uffici competenti. Attraverso la scheda di adesione, ogni famiglia/single individuerà almeno un settore del proprio stile di vita nel quale si impegnerà ad assumere un comportamento più sostenibile nel corso del periodo di attuazione del progetto. I settori sono 10: il risparmio energetico (limitazione dei consumi di elettricità, combustibili, materiali.. sia tramite la riduzione diretta del consumo che tramite interventi di sostituzione tecnologica); il risparmio idrico (limitazione del consumo di acqua, recupero, interventi di sostituzione tecnologica); i rifiuti (riduzione dei rifiuti alla fonte, riutilizzo, raccolta differenziata, compostaggio); la parità di genere e l’equità (comportamenti e soluzioni che valorizzano la donna nel contesto familiare e civile, tutela dei componenti più deboli del nucleo familiare: bambini, anziani; equità nei rapporti tra famiglia e mondo esterno, integrazione sociale di stranieri ed immigrati, ecc.); la mobilità sostenibile (limitazione dell’uso dell’auto, incremento dell’uso della bicicletta, del trasporto pubblico, sperimentazione del car-pooling, ecc.); il consumo critico ed etico (prodotti locali, prodotti Ecolabel e certificati, prodotti riciclati, prodotti etici, prodotti equo-solidali, prodotti usati, ecc.); l’alimentazione biologica e responsabile (cibi biologici certificati, cibi prodotti localmente, cibi di stagione, dieta equilibrata e diversificata, diversificazione proteica, riduzione di zuccheri e grassi, ecc.); il turismo responsabile (viaggi e vacanze di conoscenza, etici e consapevoli); la finanza etica (scelta di contesti bancari non speculativi ed orientati eticamente e socialmente); i diritti degli animali (prodotti non testati su animali, vestiti non ricavati da animali, condizioni di vita dignitose per gli animali da compagnia, ecc.).
Ad ogni famiglia/single sarà consegnata una guida sintetica al progetto, contenente suggerimenti e riferimenti di bibliografia, internet e telefonici per ogni settore di comportamento; verrà contemporaneamente incentivata anche la fantasia e l’iniziativa personale, ed ogni innovazione coerente con le finalità del progetto sarà ben accolta e presentata all’insieme dei partecipanti per essere emulata. Nei limiti delle risorse e delle sponsorizzazioni disponibili, verrà anche messa a disposizione attrezzatura utilizzabile nell’ambiente domestico per favorire gli interventi di sostituzione tecnologica (lampadine a basso consumo, riduttori di flusso, ecc.) che costituiranno anche una forma di incentivazione e di gratificazione per gli aderenti. Ogni famiglia/single si impegna a tenere controllati i risultati del proprio nuovo comportamento (lettura dei contatori e delle bollette, registrazione degli acquisti, confronto dei prezzi e delle etichette, annotazioni sugli eventi, ecc.) anche con l’aiuto del gruppo di tecnici di supporto al progetto. In funzione della numerosità e della dislocazione territoriale dei partecipanti, verranno formati dei ‘Gruppi Locali’ (GL) di famiglie (10-20 famiglie), con lo scopo di favorire la conoscenza e le relazioni reciproche, lo scambio di esperienze, opinioni e proposte. Nel contesto degli incontri periodici e nei limiti delle risorse disponibili, potranno essere organizzati incontri specifici di formazione con i tecnici di supporto o con esperti esterni, del tipo ‘Serate di ecologia domestica’ , ‘laboratori di ecologia’ o simili. Con la collaborazione dei partner verrà costituito un ‘Gruppo Tecnico di Supporto’ (GTS) composto da tecnici volontari in grado di svolgere una funzione di consulenza domestica e di risolvere possibili problemi pratici legati ai diversi settori di comportamento; gli esperti del GTS non dovranno ritrovarsi fisicamente in un luogo, ma saranno raggiungibili telefonicamente o via email.
Al termine del periodo di sperimentazione, verrà elaborato un bilancio ambientale, economico e sociale del progetto che sarà reso pubblico nel corso di un evento in cui ogni famiglia/single verrà diplomata e premiata per la sua partecipazione; in particolare il bilancio dovrà evidenziare i risparmi ambientali ed economici conseguiti, nonché i risultati sociali raggiunti in termini di parità, equità ed eticità: lo scopo di VISPO! è dimostrare che vivere sostenibilmente non solo è possibile, senza o con piccoli costi economici aggiuntivi, ma è anche necessario per migliorare la qualità e il ben-essere della propria vita e, in una prospettiva più ampia, anche di quella del pianeta.

11 febbraio 2006

Stanca Express

da Blog di Beppe Grillo

Al termine del suo glorioso quinquennio alla guida del ministero dell’innovazione Stanca ha gettato la spugna.Ha capito che gli italiani, distratti dal digitale terrestre, vessati dai costi di connessione tra i più alti nel mondo e spesso neppure raggiunti dalla ADSL, non si erano ancora digitalizzati.
Come fare per ovviare a questa incresciosa situazione?Semplice, informandoli della rivoluzione digitale con un libretto: “L’innovazione digitale per le famiglie” di 48 pagine che sarà inviato a 16 milioni di famiglie italiane.Naturalmente per posta, altrimenti come farebbero le famiglie a riceverlo?Non sono collegate alla Rete.Altrimenti lo leggerebbero comodamente dal pc come potete fare voi.Usare la carta per spiegare il digitale è come mandare una missiva a cavallo ai tempi dell’automobile.
Quanto costerà inviare 48pagineX16milionidifamiglie?SETTEMILIONIDUECENTOSETTANTAMILAEURO, pari a 45 centesimi a copia per stampa, imbustamento e invio.Ma scusate, c..o!, non era meglio dotare le scuole italiane con qualche decine di migliaia di pc con quei soldi?
Il libretto è accompagnato da un pezzo comico del portatore nano di Internet: “ il governo sta promuovendo la rivoluzione digitale attraverso una serie di iniziative senza eguali in Europa, a partire dall’insegnamento dell’informatica sin dal primo anno di scuola, sino alle agevolazioni per l’acquisto di computer e accessi alla larga banda”.
Facciamo il nostro dovere di cittadini, aiutiamo le casse dello Stato:1 - scarichiamo il libretto dalla Rete ed evitiamo questo costoso spreco di carta2 – inviamo una email a Stanca all'indirizzo: L.Stanca@governo.it chiedendogli di non inviarci nulla per posta3 – facciamo una colletta per regalare un pc a Stanca, digitalizziamolo!

10 febbraio 2006

Io ci ho la macchina a metano e tu?

Questa potrebbe essere una buona occasione per fartela!

Oltre agli incentivi del ministero per le Attività produttive, partiranno a breve anche gli incentivi ICBI (Iniziativa carburanti a basso impatto) che prevedono contributi per la trasformazione degli autoveicoli a GPL e metano a favore di una mobilità rispettosa dell'ambiente e della salute dei cittadini. E' quanto è stato ricordato, con l'aggiunta di vari dettagli oprativi, nella tavola rotonda sui benefici dei carburanti gassosi che si è svolta in occasione del Sanit - 3^ mostra di Tecnologie, mezzi e servizi per la salute in corso alla Fiera di Roma fino al 12 febbraio. All'incontro "La lotta all'inquinamento ambientale, prerogativa fondamentale per la tutela della salute", organizzato da Assoliquidi e Consorzio ECOGAS, sono state illustrate le iniziative prese dal governo e dalle istituzioni territoriali per promuovere e diffondere l'uso dei carburanti ecologici ai fini di una mobilità pulita. Presenti all'incontro i direttori di Consorzio Ecogas, Alessandro Tramontano; di Assogasliquidi, Rita Caroselli; di Euromobility, Lorenzo Bertuccio. Per il governo il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, e il vice-direttore generale del ministero alle Attività Produttive, Lucio Ariemma. Il primo si dice favorevole all'utilizzo dei carburanti gassosi per motivi di prevenzione e nella prospettiva che possano ridurre le patologie legate all'inquinamento con un notevole importanza sia per la salute dei cittadini sia per il risparmio economico che tale riduzione porterebbe allo stato. Ariemma considera l'avvio degli eco-incentivi un'operazione di successo sia per la "forte potenzialità di domanda" sia per i "riflessi di natura economica e ambientale" fino a definirla "la più felice delle operazioni sinergiche tra politiche o ambientali e industriali". Già dal 1 gennaio sono utilizzabili i nuovi fondi messi a disposizione del ministero delle Attività produttive con l'ultima manovra fiscale: si tratta di 40 milioni di euro ai quali si aggiungono i 2 milioni di euro circa, uno stanziamento che si rinnova ogni anno. Gli incentivi sono accessibili alle persone fisiche e giuridiche residenti che trasformano a GPL o a metano il proprio autoveicolo: il contributo è pari a 1.500 euro se si tratta di un autoveicolo nuovo (fino ad un anno di vita) e 650 euro se si tratta di un veicolo fino a tre anni di vita. Dal 13 febbraio al via anche alle prenotazioni degli incentivi ICBI, una campagna del ministero per l'Ambiente riservata ai comuni che hanno aderito all'iniziativa. Si tratta di incentivi statali che sono destinati a privati e aziende residenti nel loro territorio che trasformano a GPL o metano il proprio mezzo. L'erogazione avviene sotto forma di sconto che è applicato dall'officina di installazione. La lista dei comuni è consultabile sui siti www.ecogas.it e icbi.comune.parma.it. E' anche in fase di realizzazione lo studio, condotto da Euromobility e il CNR- Istituto sull'inquinamento atmosferico del CNR che ha il duplice obiettivo di evidenziare le performance del combustibile GPL rispetto ai combustibili tradizionali dal punto di vista degli impatti ambientali, con particolare riferimento al PM10 e dei suoi principali inquinanti suoi precursori. Lo studio, infatti, dimostra l'efficacia del GPL nella lotta all'inquinamento, grazie all'abbattimento delle polveri sottili emesse nell'aria.Tali differenze, già emerse in un precedente studio nell'ambito dell'European Emission Test Program (EETP), serviranno a chiarire i vantaggi dei carburanti gassosi.

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Fonte: KataWeb Motori
Per approfondimenti: http://www.ecogas.it.

09 febbraio 2006

Alcune idee per il Turismo a San Felice

Per cominciare vorrei fare mia una breve ricerca redatta da un amico per l'Associazione La Fonte.
Con queste poche righe si può aver una idea di che cosa sia il Turismo a San Felice oggi.

Sebbene il comune di San Felice sia ritenuto un comune agricolo e sebbene alcune delle produzioni alimentari di questo territorio siano di notevole rilevanza, nazionale ed internazionale, sul piano qualitativo (si pensi alla produzione di olio di oliva per esempio), la principale industria del nostro comune, sia in termini di fatturato che di addetti, è senza dubbio quella del turismo.
Il turismo è per lo più stagionale, concentrato nei mesi estivi. Una buona parte delle presenze e dei flussi economici si può ragionevolmente inoltre ritenere vengano anche dal turismo delle seconde case, che sfugge ogni statistica formale e si distribuisce lungo l’arco dell’intero anno. L’analisi che è stata condotta viene riportata in questa relazione è relativa ai flussi turistici ed alle capacità insediative nel nostro comune legati a strutture alberghiere ed extra-alberghiere, che rappresentano circa il 60-70% del totale delle presenze e delle capacità ricettive effettive.
La fonte dei dati di questa analisi sono Istat, Centro Studi del Touring Club Italiano, Annuario Statistico Regionale e World Tourism Barometer (giugno 2005). Il mercato mondiale del turismo è principalmente concentrato in Europa e l’Italia è passata nel 2004 dal quarto al quinto posto negli arrivi internazionali, superata dalla Spagna , e preceduta anche da Cina, Stati Uniti, e Francia. Fra i primi dieci paesi per arrivi internazionali l’unica nazione che ha visto un calo delle quote fra il 2003 ed il 2004 è stata l’Italia con una perdita di circa il 6.4%. La quota maggiore delle presenze turistiche in Italia è concentrata nelle regioni del Nord (52%) e fra le provincie Brescia è all’undicesimo posto con una quota del 2.1% sul totale. Le provincie che condividono con Brescia il territorio gardesano, Trento e Verona, sono rispettivamente al quinto e settimo posto per presenze turistiche. La situazione di Brescia è dunque di tenuta rispetto all’andamento generale del siste sistema Italia e le quote di presenze registrate risultano, nel panorama nazionali, rilevanti e significative. Analizzando la serie storica delle presenze in Lombardia e in provincia di Brescia si osserva che la quota totale dal 1991 al 2004 è in crescita anche se nelle ultime stagioni si ha un lieve calo, legato soprattutto alla diminuzione delle presenze di turisti italiani e tedeschi per motivi legati alla situazione economica dei due paesi. La provincia di Brescia totalizza oltre 7'300'000 presenze, quota superiore al 27% delle presenze totali in Lombardia, seconda solo alla provincia di Milano. Analizzando invece la quota di presenze straniere Brescia rappresenta circa il 33% delle presenze lombarde, confermandosi come meta gradita alla clientela straniera, composta principalmente da tedeschi (45.3%), olandesi (12.8%) ed inglesi. Infine se si analizzano le presenze nei comuni della provincia di Brescia emerge che, nel 2003, San Felice risulta quarto comune preceduto solamente da Sirmione, Limone e Desenzano. La percentuale di presenze sul totale della Lombardia è del 6.4% del totale, suddiviso in 2.3% degli italiani ed il 9.7% degli stranieri; cioè quasi uno straniero su dieci che soggiorna in provincia di Brescia lo fa nel nostro Comune. Rapportando questi dati alla superficie del comune ed alla tipologia dell’offerta ricettiva le quote di San Felice sono notevoli, confermando che il turismo è realmente la prima industria del nostro territorio. Analizzando le presenze turistiche nei campeggi e nei villaggi turistici emerge che la maggior parte dei turisti che sceglie questa tipologia di vacanza in Lombardia lo fa nella provincia di Brescia (oltre il 70% nel 2004). Prendendo in considerazione infine le presenze nel nostro comune si osservano quote di presenze nei campeggi ancora più rilevanti. Nel 2004 si sono avute oltre 375'000 presenze totali nei campeggi dovute in quota limitata agli ospiti italiani (46'649 presenze) e in modo più cospicuo da stranieri (328'788 presenze). Se si rapportano queste quote al totale della provincia e della regione emerge che circa uno straniero su quattro che viene ospitato in un campeggio della provincia lo fa nel nostro comune, mentre uno su cinque della Lombardia lo fa a San Felice. Un ultimo dato importante su cui è bene riflettere è quello legato alla classifica dei primi quindici comuni della Regione Lombardia per presenze turistiche (anno 2003).
San Felice si pone al settimo posto, quarto in provincia di Brescia, davanti ai capoluoghi di provincia (Milano escluso) e a comuni turistici affermati e internazionalmente noti come Bormio. Se si esclude Milano (e Pieve Emanuele) meta di “turismo d’affari” (convegni, fiere, ecc.), il lago di Garda con sette comuni su quindici risulta la meta più frequentata dell’intera regione. San Felice, in relazione alla sua limitata estensione territoriale risulta fra i comuni più affollati dal punto di vista turistico. Questi numeri dimostrano in modo chiaro la forte tradizione turistica del nostro territorio e delle strutture presenti a San Felice ed infine l’importanza economica dell’industria del turismo per il nostro comune.
Riassumendo quanto esposto emerge che:
il turismo in Lombardia è in buona salute e la provincia di Brescia ha quote di presenze notevoli sia sul piano regionale che nazionale;
il nostro comune si pone come settimo comune della regione (quarto comune della provincia) per presenze turistiche con oltre 485'000 presenze nel 2003;
stringendo l’analisi alle presenze turistiche nei campeggi e villaggi turistici San Felice da solo offre ospitalità al 18% degli stranieri che soggiornano in Lombardia e l’11% del totale sebbene sia uno dei comuni più piccoli (per estensione territoriale) dell’intera regione.
Analizzando invece le strutture esistenti emerge che a San Felice sono disponibili, secondo i dati ufficiali, oltre 5300 posti letto nei campeggi, oltre 580 nelle strutture alberghiere e quasi 150 nelle altre strutture (agriturismo, centri turistici, casa di accoglienza “il Carmine” e casa albergo “Sacro Cuore”). La capacità turistico-ricettiva, durante la stagione estiva, è di oltre 6.100 unità, cioè il nostro comune triplica il numero delle persone che risiedono nel comune. Se a questi numeri aggiungiamo gli ospiti nelle seconde case di proprietà, nei mesi di massima affluenza turistica San Felice supera abbondantemente le diecimila persone presenti.
Questa situazione risulta particolarmente delicata per la gestione dei servizi quali acquedotto, fognatura, smaltimento dei rifiuti, viabilità e parcheggi in quanto l’Amministrazione Comunale è costretta a gestire servizi per oltre diecimila persone contando su poco più di tremila residenti e le risorse economiche ad essi proporzionali.
Se analizzato sotto questo aspetto risulta ovvio che l’industria del turismo è sostenibile e dunque interessante per il nostro territorio a condizione che questa porti beneficio a tutta la collettività.
Volendo infine quantificare il livello di utilizzo, sul piano temporale, delle strutture ricettive si sono analizzati tre macro indicatori:
la durata media del soggiorno ottenuta dal rapporto fra presenze ed arrivi;
l’indice di ricambio degli utenti nelle strutture ricettive (turn over) costruito come rapporto fra arrivi e posti letto;
giorni medi di utilizzo della struttura ottenuto come rapporti fra presenze e posti letto.
Per quanto riguarda le strutture all’aria aperta (campeggi) si ha una durata media dei soggiorni di 8.9 giorni, più bassa fra gli italiani (6.0 giorni) e più elevata per gli stranieri (9.8 giorni). Più ridotta è la durata media dei soggiorni per gli alberghi (4.8 giorni) senza distinzione fra clienti italiani e stranieri.
Per quanto riguarda l’utilizza della singola unità ricettiva (posto letto) emerge che per i campeggi questa è più limitata (7.6 persone all’anno) e più elevata per gli alberghi (40.1 persone/anno). Questo indicatore mostra che il singolo posto letto offerto dai campeggi viene utilizzato da circa 8 clienti l’anno mentre il singolo posto letto in albergo viene utilizzato oltre 40 volte nell’arco dell’anno.
Ultimo indicatore su cui è bene soffermarsi e riflettere e quello legato ai giorni medi di utilizzo delle strutture, indicatore fondamentale per valutare il livello di destagionalizzazione dei servizi turistici. Le strutture all’aria aperta vengono utilizzate per circa 68 giorni all’anno (cioè si può pensare che l’attività ricettiva sia operativa al massimo della capacita per 68 giorni all’anno) quindi poco più di due mesi all’anno. Al contrario le strutture alberghiere hanno come indicatore di livello di destagionalizzazione 192 giorni all’anno, cioè oltre sei mesi.
Risulta evidente che l’indotto generato dall’attività turistica legata alle strutture alberghiere ha ricaduta temporalmente diffusa su tutto l’anno, garantendo quindi anche posti di lavoro stabili, mentre le strutture ricettive all’aria aperta generano flussi economici, come è ovvio che sia, per periodi temporali molto più limitati (i mesi estivi).

Bene, credo che il quadro della situazione vi sia ora un po' più chiaro.
Un'unica nota relativa agli ultimi dati disponibili.
Nel 2004 si parla di oltre 485 mila presenze.
Ma vorrei darvi altri numeri che potranno completare il quadro.
A San Felice sono presenti 7 alberghi, 8 campeggi, 2 agriturismo e 2 altre strutture ricettive (albergo residenziale e un residence residenziale). L'insieme di queste strutture occupano tra i 175 e 180 addetti tra fissi e stagionali.
Il giro d'affari di tutte queste strutture è di circa 21 milioni di euro. Cifra indicativa e calcolata per difetto.
Ora, in modo provocatorio, propongo alcune domande che più volte mi sono sentito fare in questi anni di amministrazione.
Ma a noi di San Felice, cosa viene in tasca dal Turismo?
Cosa viene in tasca ai ristoranti, ai bar e ai negozi da questo Turismo?
Risposte difficile. Se togliamo i 180 dipendenti (che non sono poca cosa anche se sicuramente non tutti sono residenti nel nostro Comune) rimane ben poco per cui godere. Almeno questo è quello che si percepisce. Anzi, come si diceva nella ricerca proposta, forse rimangono le spese che però non sono solo quelle delle infrastrutture ma anche, ad esempio, quelle del servizio al turismo. Ricordo, come faccio sempre, che ad esempio l'ufficio turistico è interamente finanziato dall'Amministrazione Comunale. Questo servizio viene utilizzato dai nostri concittadini, dai turisti ma anche dagli operatori turistici.
Il Consigliere Paolo Rosa durante il consiglio Comunale del 30 gennaio 2006 ha fatto una proposta precisa. Rosa, che ricordo nella vita è un operatore turistico, propone di rinunciare ad “uno” spettacolo (cito a memoria “che è fine a se se stesso e per una sola sera”) e di spendere quei soldi (sempre a memoria) “per fare il marciapiede di via San Fermo o asfaltare le strade”.
Al buon Consigliere Rosa mi viene da chiedere:
se è a conoscenza di quanto spendono per il turismo paesi come Moniga o Manerba.
se sa esattamente quanti soldi sono stati dati al Servizio al Turismo di San Felice per l'anno 2005
se sa quanto costa al km asfaltare una strada o a fare un marciapiede
se ha una idea globale dei lavori stradali necessari o se ha citato via San Fermo solo perchè vicino alla sua attività e quindi è il problema che più ha sott'occhio
Esiste poi una contraddizione in questa affermazione.
Provate a pensare cosa si direbbe in Paese se non venissero fatte iniziative come quelle fatte l'anno scorso. Provate a pensare cosa succederebbe se non aprissimo l'ufficio turistico. Provate a pensare chi sarebbero i primi a scagliarsi contro questa Amministrazione se non fosse garantita una certa visibilità al nostro Comune.
Potrei fare mille esempi vissuti l'estate scorsa.
Se poi a queste considerazioni si aggiunge che proprio gli operatori turistici come Rosa dovrebbero essere i promotori ed i fruitori di queste iniziative, non si capisce quale sia la strategia turistica del consigliere.
Forse strade perfette, con marciapiedi lunghissimi e bellissimi, che attraversano un comune morto e che portano ad encalve autosufficienti con quasi mezzo milione di presenze rinchiuse dentro.
E' questo il Turismo che si vuole per San Felice?
No credo di no. Credo che nessuno di noi voglia questo, nemmeno Rosa. Credo.
Io vorrei avere il casino prodotto da qualche migliaio di persone che passeggiano per San Felice, che consumano su bei tavolini posizionati in piazze chiuse al traffico. Che fanno la spesa ai supermarket di Portese e San Felice, che cenano ai ristoranti di Cisano e che partecipano ai concerti in piazza. Credo che tutti saremmo d'accordo per avere qualche buca in più e molti turisti in più che affollano le nostre strade. Se così fosse si creerebbero gli spazi per la rinascita delle piccole bottege una volta presenti nei nostri centri.
Io sono dell'idea che le spese del servizio turismo dovrebbero essere parte a carico dell'Amministrazione e parte a carico degli operatori.
Mi chiedo, e vi chiedo, cosa ci sarebbe di male nel chiedere a tutti gli operatori turistici una compartecipazione alle spese. Mi spiego.
Chiedere 20 centesimi per ogni presenza comunicata dalla Provincia per l'anno precedente. Denaro così suddiviso:
10 centesimi per un fondo “Iniziative Turistiche” la cui definizione viene decisa congiuntamente tra Amministrazione e Operatori
10 centesimi (o più) per un fondo “ infrastrutture Turistiche” la cui definizione viene decisa congiuntamente tra Amministrazione e Operatori
In totale 20 centesimi (meno di 400 lire) per sviluppare un turismo che finalmente non gravi interamente sulle tasche degli abitanti di San Felice e che oggi godono poco o niente dei benefici portati dal Turismo.
Magari così non si vedranno lo stesso le nostre strade affollate, ma almeno alcune spese che il Comune sostiene non saranno a carico solo ai soliti noti.
Che ne dite?
E lei, Consigliere Rosa, cosa ne dice? In cambio di quei 20 centesimi, io sono pronto a chiedere alla Giunta di non destinare al Servizio al Turismo il denaro previsto per il 2006 e di dirottarlo per il marciapiede di via San Fermo e per l'asfaltatura delle strade (ma basteranno?). E lei ed i suoi colleghi siete disponibili a darli? Parliamone.

Ma ora i baristi sono spacciatori?

La gatta frettolosa ha fatto i micini ciechi!
Sembra proprio che per un pugno di voti la nostra cara AN (Annientazione Nazionale) abbia scritto una legge, quella sulle droghe, con qualche contraddizione.
Magari leggendo vi chiarite le idee. E mi sorge una domanda? Ma ora i baristi possono essere considerati spacciatori. E tutti quelli che offrono l'aperitivo? Anche quelli spacciatori?
GRAZIE FINI!
dal Blog di Beppe Grillo.
La legge sulle droghe sta dilagando e ha prodotto in Parlamento questo istruttivo dibattito:
Dall'intervento del 3 febbraio 2006, alla Camera dei Deputati della dipendente Tiziana Valpiana:"Qualcuno ha già asserito prima come il provvedimento in questione sia stato posto talmente male da rischiare di far mettere fuori legge la vite e il tabacco. Il motivo per cui nelle precedenti leggi le sostanze vietate erano nominate una per una, in base ad elenchi invece che a criteri, consisteva nell'evitare il paradosso che sostanze come l'alcol da vite o il tabacco venissero poste fuori legge. Non c'è, infatti, alcun dubbio che l'alcol, così come enuncia il testo della legge, produca effetti sul sistema nervoso centrale e abbia capacità di determinare dipendenza fisica o psichica dello stesso ordine o di ordine superiore a quello delle altre droghe, come insegnano la farmacologia l'epidemiologia e, purtroppo, i dati sulla mortalità.
Quanto alla vite, in particolare, non c'è dubbio che sia una pianta e che da essa si ricavi il vino che, come tutti sanno, contiene a sua volta un principio attivo, l'alcol, che, nei casi più rari, provoca allucinazioni ma, più frequentemente, come è scritto nelle vostre norme, distorsioni sensoriali. Tutti sappiamo che quando beviamo un bicchiere di troppo, vediamo doppio, camminiamo a zig zag, abbiamo i riflessi sicuramente rallentati e modificati. Non possiamo fare delle battute su questo aspetto perché se qualche fanatico denuncerà i produttori di vino sarà dura per un magistrato trovare il modo di non condannare costoro ad almeno sei anni di reclusione. In questo caso, ritengo che chi beve del vino dovrebbe perseguire le norme che voi avete qui inserito e dichiararsi alcolista, così, invece che in galera, potrà essere accolto in una delle comunità da voi sostenute, aiutate e richieste
".
Dall'intervento del 3 febbraio 2006, alla Camera dei Deputati del dipendente Alfredo Mantovano, rappresentante del Governo:"Una rilettura delle norme consentirebbe inoltre di evitare di dire cose assolutamente distanti dalla lettera della legge come quelle che sono state sostenute anche questa mattina a proposito della punizione che la nuova legge stabilirebbe per la detenzione o l'uso o la diffusione di alcolici. Questa affermazione, assolutamente sbagliata, si fonderebbe sul nuovo articolo 14 del testo unico. In realtà, questo articolo 14 è vero che alla lettera a), punto 4, ritiene illecita ogni altra sostanza - questa è la dizione letterale - che produca effetti sul sistema nervoso centrale e abbia capacità di determinare dipendenza fisica o psichica nello stesso ordine o di ordine superiore a quelle precedentemente indicate. Ma questa indicazione non può essere assimilata ad una punizione dell'alcol perché si ritrova in un articolo che ha come rubrica «criteri per la formazione delle tabelle» e le tabelle sono quelle relative alle sostanze stupefacenti e che al comma 1 inizia con le seguenti parole: La inclusione delle sostanze stupefacenti o psicotrope nelle tabelle di cui all'articolo 13 è effettuata in base ai seguenti criteri. Quindi, lì si sta parlando di droga e non di alcol. Come si fa a sostenere il contrario?"
Non si capisce nulla, forse Mantovano ha bevuto o ha fumato perchè la legge (comma 1) parla proprio di "sostanze stupefacenti o psicotrope".
Il famoso Rapporto Roques ha esaminato le sostanze dal punto di vista neurobiologico, dimostrando come le droghe più pericolose siano l'eroina, la cocaina e l'alcol, nessuno può negare che l'alcol sia una sostanza psicotropa.
Questa legge sancirà l'illegalità della produzione e del consumo del vino, della birra e degli altri alcolici.
Un nuovo proibizionismo. E' talmente grossa che nemmeno chi l'ha proposta vuole ammetterlo.
Ma è vero che l'alcol in Italia fa quarantamila morti ogni anno, mentre tutte le altre droghe illegali messe insieme ne fanno cinquecento, quindi forse, per una volta e senza volerlo, il governo ha ragione.

07 febbraio 2006

da unita.it del 07/02/06

Io la penso così!

Dal Blog di Beppe Grillo.
I miei figli vanno a catechismo. Qualche domenica accompagno la mia famiglia a messa alla chiesa di Sant'Ilario.Non sono un cattolico osservante, posso definirmi un credente, un simpatizzante di Gesù.E’ un fatto mio, privato.Se credessi a Odino o a Buddha sarebbe comunque qualcosa che riguarda solo me.
Quello in cui credo non deve interferire con lo Stato, le istituzioni, le leggi, la stampa, le vignette satiriche, i partiti, le scienze. Insomma con tutto il resto.
Durante il mio spettacolo “Incantesimi” ho fatto vedere una breve scena di Submission, il film per cui è stato ucciso Theo Van Gogh e che chiunque può vedere in Rete con un un’applicazione P2P, come eMule o Kazaa.L’ho fatto per affermare la libertà di espressione, quella che non sta bene agli integralisti di ogni religione.Fosse per me abolirei l’otto per mille, i crocifissi nei luoghi pubblici, i simboli religiosi nei partiti, l’uso della fede a scopi elettorali, personali, economici.Abolirei ogni influenza di mullahcardinalirabbini sullo Stato e punirei con leggi molto severe l’incitamento all’odio religioso.
Non riesco a credere, anche sforzandomi parecchio, che esistano popoli eletti (gli altri cosa sono?), popoli da sottomettere alla propria religione, che un Dio giustifichi la violenza dell’uomo sull’uomo. No, non riesco a crederci.
Ma adesso? Beh, spero che i musulmani abbiano un minimo di senso dell’umorismo (per la mia incolumità, belin) e che il cardinal Ruini abbia il senso del ridicolo e si astenga da dichiarazioni elettorali (per l’incolumità degli italiani).

05 febbraio 2006

Abitare sostenibile

Dalla newsletter di www.acquistiverdi.it
Le realizzazioni per l’abitare sostenibile “d’ora in avanti costituiranno la normalità, non l’eccezione”. Queste le parole con cui il sindaco di Mazzano (BS) Luigi Elisetti commenta il progetto di edilizia ecosostenibile che sarà presto realizzato nel comune della provincia di Brescia.
Si tratta di un programma che rientra nell’ambito del piano “SHE – Sustanaible Housing in Europe“, un progetto dimostrativo coordinato da Federabitazione, e finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del 5° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo, sottoprogramma “Energia, Ambiente e Sviluppo Sostenibile”, Azione chiave 4 “Città del futuro ed eredità culturale”.
Il programma – spiega il sindaco Elisetti – prevede la realizzazione di 40 nuovi alloggi su una superficie di 13.855 metri quadrati nella zona di cascina San Zeno. Quasi la metà (4.850 mq) della superficie complessiva accoglierà spazi verdi; 3.066 metri quadrati saranno destinati a verde pubblico, e circa 1.800 a verde privato, esclusivo o condominiale.
Il progetto sarà realizzato da Consedi, il Consorzio bresciano per l’edilizia economico popolare, che ha istituito un apposito gruppo di progettazione composto da uno studio di architettura, un ingegnere strutturista, un ingegnere impiantista, uno studio di geologia e un agronomo.
“Si studia – spiega Consedi – la direzione del vento, l’umidità, la nebbia, un sistema sotterraneo per l’irrigazione in estate (utilizzando anche l’acqua del fiume), un sistema di riscaldamento centralizzato integrato con un sistema per l’acqua calda utilizzando pannelli solari, alcuni pannelli fotovoltaici, alcune pompe per l’estrazione dell’acqua”.

04 febbraio 2006

A scuola ci vado da solo!

Dal blog di Marco Boschini.
Nel bambino che cresce la possibilità di fare esperienze autonome è una esigenza fondamentale. Muoversi fuori da casa sviluppa l’autostima, e contribuisce a un sano equilibrio psicologico.
All’entrata e all’uscita dei bambini, le scuole vengono prese d’assalto dalle automobili che congestionano l’intera zona di traffico. Paradossalmente siamo proprio noi che per proteggere i nostri figli contribuiamo ad aumentare i pericoli e il degrado dell’ambiente. Promuovere l’andare a scuola a piedi è un modo per rendere il paese più vivibile, meno inquinato e pericoloso.
Per questi motivi il Comune di Colorno ha attivato il progetto Piedibus, un vero e proprio autobus che va a piedi formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila.
Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate” predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato. E’ il modo più sicuro, ecologico e divertente per andare e tornare da scuola.
Al sito www.piedibus.it trovate tutte le informazioni utili per replicare l’iniziativa nel vostro comune. Se fate parte di un’associazione, se mandate i vostri figli nella scuola e vi piace l’idea, mettetevi d’accordo con gli altri genitori, coinvolgete il preside dell’istituto e l’assessore alla pubblica istruzione del comune. E’ un’iniziativa che non costa nulla, fa impazzire di gioia i bambini, combatte l’inquinamento e garantisce una diminuzione di traffico negli orari di punta.
E in più “costringe” alla collaborazione un mucchio di gente e di soggetti diversi: comune, scuola, associazionismo locale, comitato genitori, ragazzi… Insomma un modo concreto e utile per fare comunità.

Allora è proprio vero che un altro mondo è possibile

Navigo molto con internet. Nella navigazione notturna dell’altra sera ho trovato un operatore telefonico no profit.
LIVECOM è il primo operatore telefonico non profit presente sul territorio nazionale.
La sfida di Livecom è la creazione di una alternativa etica e professionale nelle telecomunicazioni in Italia e l'offerta di nuove opportunità di impiego per giovani con problemi di disagio familiare e sociale.
I suoi servizi sono gli stessi dei grandi operatori nazionali: contratti telefonici per rete fissa e connessioni internet a banda larga per privati, aziende e realtà del Terzo Settore che siano interessati ad un consumo critico e responsabile.
Visitate il sito: www.livecom.coop

03 febbraio 2006

Sporchi comunisti!

Ma si può?
La sinistra, insensibile alle esigenze del Paese, non ha niente di meglio da fare che andare in giro ad imbrattare i manifesti del primo partito italiano. Il partito delle libertà. Il partito dell’amore.
Come sempre la sinistra mostra il suo lato peggiore. Non che ne abbia uno migliore. Come al solito la sinistra pensa che la proprietà altrui è loro e che la loro e loro! Ma lo sanno lor signori quanto costa un manifesto come quello che loro hanno sporcato con sozze parole? Come sempre la sinistra è intollerante e mangia ancora i bambini specialmente quelli bianchi e cristiani. Ne abbiamo le prove. Come al solito non ci rimane che dire: Sporchi comunisti!

La Lega tutela i diritti del Nord?

Bho, io credo di no....leggete questo stralcio di un articolo da repubblica.it


Votata la fiducia al maxiemendamento sul decreto
Molte le norme tagliate, mancava copertura finanziaria
Sì del Senato al "milleproroghe"soldi ai partiti e alla missione Iraq
Per i partiti sovvenzioni fino a 50 mila euro senza obbligo di dichiararliFondi per il Belice, norme per gli eredi degli austro-ungarici

ROMA - Via libera del Senato alla fiducia al governo sul maxiemendamento al decreto cosiddetto "milleproroghe". I sì sono stati 159, tre i no, le opposizioni hanno disertato la votazione. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera. A poche ore dal voto, il provvedimento aveva suscitato polemiche all'interno della maggioranza. A molti interventi il governo ha dovuto rinunciare per mancanza di fondi.
...
Missioni militari all'estero. Anche questa norma resta. E prevede la proroga di alcune missioni, a cominciare da quella in Iraq per la quale si autorizza una spesa di quasi 23 milioni di euro fino al 30 giugno 2006 per la voce "missione umanitaria" e di oltre 189 milioni di euro per la "proroga della partecipazione di personale militare". Numerose le iniziative 'collaterali' come quella di un corso di formazione per magistrati e funzionari iracheni per il quale è prevista la spesa di quasi 200 mila euro.
Assunzioni "extra" all'Antitrust e al Consiglio di Stato. Il maxiemendamento prevedeva l'assunzione di cinque Consiglieri di Stato tra quelli giudicati idonei all'ultimo concorso del 2004 e l'aumento di 68 dipendenti per l'Antitrust. Ma il governo ha dovuto rinunciare ai due interventi per mancanza di copertura finanziaria. Avvocatura dello Stato.
Assunzioni, promozioni, e riconoscimento all'Avvocatura dello stato di autonomia finanziaria, amministrativa e contabile. A tutte queste misure richieste a gran voce dall'Avvocatura il governo ha dovuto rinunciare: mancano i soldi.
Proroga concessione gas. Anche su questa norma, che prevedeva la proroga di 12 anni della concessione per la realizzazione delle reti e per la gestione della distribuzione del gas, la maggioranza ha dovuto fare un passo indietro. Anche per questo mancano i fondi.
Austro-ungarici ed eredi. Gli eredi degli austroungarici vissuti nei territori che ora appartengono all' Italia avranno altri cinque anni di tempo per presentare la domanda per ottenere la cittadinanza italiana per sé e per i propri discendenti. Secondo la legge attuale, il tempo per farlo sarebbe scaduto nel 1997, cioè cinque anni dopo la sua entrata in vigore avvenuta nel 1992.
Benefici fiscali per i benzinai. Non è stato prorogato il beneficio della deducibilità fiscale forfettaria per gli anni 2006-7-8 per i benzinai. Anche a questo il governo ha dovuto rinunciare per mancanza di fondi.
Interventi per il Belice. Confermato - anche se un po' ridotto (ancora non si sa di quanto) - lo stanziamento di 90 milioni per le zone terremotate del Belice nel 1968.
...
Guardie giurate e Croce Rossa. Nessun albo e nessuna spesa per le guardie particolari giurate. Salta la misura che voleva la Lega. Marcia indietro anche sulla proroga di un anno per i contratti a tempo determinato stipulati dalla Croce Rossa Italiana.

HDSL a San Felice!

Questo è un argomento importante e quindi va preso seriamente.
Come ho detto nel Consiglio Comunale del 30 gennaio, non voglio accendere facili entusiasmi ma credo sia corretto informarvi sullo stato delle cose.
L'Amministrazione ha tentato di sollecitare in tutti i modi la nostra beneamata Telecom, senza risultati. Anche il gruppo Vivere San Felice, Portese e Cisano ha cercato di percorrere la stessa strada aggiungendo alla sollecitazione una raccolta firma. Niente! La Telecom dice qualcosa del genere: Vuoi l'ADSL? allora, caro Comune, paga parte degli impianti necessari ecc....!!!
Quindi secondo la Telecom di Tronchetti Provera l'Amministrazione Comunale dovrebbe utilizzare denaro pubblico per costruire impianti che porteranno un beneficio economico ad un privato (a Telecom e quindi a Tronchetti Provera!) dimenticando che le "motivazioni d'esistere" della Telecom stessa dovrebbe essere "dare servizi". Ormai la connessione internet veloce non può più essere considerata un servizio ma un diritto e come tale deve essere garantito e tutelato. Evviva le privatizzazioni.... ma chi cavolo ha voluto privatizzare la telecom?
Nel Consiglio Comunale siede qualcuno che sta spingendo perchè quanto vi ho esposto sopra possa avvenire quanto prima. Fantastico! Visto che di denaro ne abbiamo così tanto, ma tanto perchè non ne diamo un pò a questi poveretti della Telecom?
Bene alla luce di quanto sopra ... cosa abbiamo fatto? cosa ho fatto?
Ho navigato su internet per molte ore! Ho cercato di contattare tutti i provider e aziende specializzare che potessero essere interessate a portare l'ADSL a San Felice. E dopo aver navigato, vai a Brescia, Milano, Roma e di qua e di là e di su e di giù.
Niente! Niente fino ad un certo giorno quando uno di questi contattati mi disse "Si può fare". Me lo sono fatto ripetere due o tre volte.
- "Ma è proprio sicuro? Possiamo avere l'ADSL a San Felice?"
- "No"
- "Come no! ma se mi ha appenda detto che si può fare?" - "Si infatti si può portare l'HDSL ma non l'ADSL!"
- "aaaaaaaaaah.... e che è 'sta HDSL"
per quello che ho capito l'HDSL va un pò più veloce dell'ADSL.
- "C'è un problemino"
- "problemino??? quale???"
- "Che San Felice per il momento non è coperto per l'utenza privata ma solamente per l'utenza commerciale".
- "Poi ci sarebbe un altro problema"
- "Turna!"
- "Bisogna verificare che il doppino telefonico supporti il segnale".
Allora...capito?
Se hai una partita iva puoi avere HDSL anche oggi stesso. Puoi attivare il contratto che è vincolato al funzionamento della linea. Se la linea non supporta il segnale il contratto viene disdetto.
Bene allora come penso di muovermi?
Prima di tutto eseguire le ultime verifiche sull'azienda e sulle reali possibilità di attivare l'HDSL (tempo circa 2 settimane). Dopo di che informeremo sul nome dell'operatore. E TUTTO QUESTO SENZA SPENDERE DENARO PUBBLICO.
Per i privati la questione è più complicata. Questa società non è in grado di garantire la connettività ma ha lasciato una porta aperta. Per il momento non voglio sbilanciarmi. Per cui vi aggiornerò appena avrò dei dati concreti.
Dopo tanto sgobbare ci sarà qualcuno [delle opposizioni] che riuscirà a prendersi il merito del nostro [mio] lavoro?

02 febbraio 2006

L'irresistibile leggerezza ....

Nella mail del 3 gennaio vi avevo promesso che avrei parlato di "banali errori politici" commessi dalla minoranza durante uno degli ultimi Consigli Comunali....e siccome ogni promessa è un debito eccomi qui puntuale.
Secondo voi come si può definire quella persona che davanti ad una "cosa" afferma: "questa 'cosa' è illegittima e quindi se la fai ne risponderai!" e poi fa anche lui la "cosa"? Si dai, ho capito, non sono stato abbastanza chiaro. Hei, non mi sono mica laureato in lettere, io. Non sono nemmeno laureato, io.

Allora provo a concentrarmi così posso tentare di spiegare meglio.
Consiglio Comunale. Oggetto della discussione "varianti al piano regolatore".

Consigliere Maruelli Guido:"... chiedo che il presidente non vada oltre su questa discussione all'ordine del giorno per chiari vizi di illegittimità ..." e ancora "...io vi chiedo ancora una volta presidente che questa pratica finisca qui perchè è illegittima ..."
Credo sia chiaro che con queste parole viene chiesto, dal Consigliere Maruelli, di non procedere con questo punto dell'ordine del giorno in quanto lo ritiene illegittimo. Ma cosa significa "illegittimo"?


Dal vocabolario Garzanti.

Illegittimo: contrario, non conforme alle leggi per vizi di sostanza o di forma. Non riconosciuto valido dalla legge. Che è contrario a ciò che è giusto o ritenuto tale; abusivo, disonesto.

Sempre dal vocabolario.

Reato: fatto commesso in violazione di una norma ...


Quindi chi fa una "cosa" illegittima commette un reato.


Bhe andiamo avanti...
Dopo poco il Presidente del Consiglio (che per nostra fortuna non si chiama Silvio!) dichiara: "All'accoglimento parziale dell'osservazione numero 1, d'accordo 13, con precisazioni di voto da parte del gruppo Vivere secondo l'intervento del consigliere Maruelli che risulteranno a verbale".
Quindi Maurelli ha partecipato alla discussione anche votando a favore dell'accoglimento di questa e altre osservazioni.


Credo che qualcosa nel discorso di Guido non giri per il verso giusto. Qualcosa non funziona. Qualcosa non quaglia (come diceva Vittorio, il mio docente di Project Management).

Se una cosa è illegittima, ma così tanto illegittima da scatenare fuoco e fiamme...perchè la minoranza ha votato riconoscendo così (di fatto!) la legittimità della "cosa" prima illegittima? Forse non era tanto illegittima? O forse condividevano la prassi illegittima. Forse non potevano o non volevano abbandonare l'aula (perchè?)? Forse perchè .... O Forse perchè il vecchio lupo si è fatto abbagliare dalla irresistibile leggerezza di ..... (metteteci voi la parola che ritenete più adatta).


Risultato? Che se veramente la procedura fosse illegittima ... Guido, Simona e la sig.ra Berlendis sarebbero correi (ma non lo è, quindi... ragazzi tranqua!). Credo che anche Paolo potrebbe essere correo perchè l'astensione (remember la mail del 03.01.06?) non lo mette al riparo da questo tipo di responsabilità (verificare con proprio avvocato!).

Approposito di Paolo.....no, lasciamo stare aspettiamo il prossimo Consiglio Comunale.

01 febbraio 2006

Condono per tangenti nella finanziaria

Il noto foglio "comunista" chiamato Corriere della Sera scrive:

Denuncia della Corte dei Conti su norma che viola la «certezza del diritto»
Il procuratore Apicella attacca le consulenze degli enti locali: spesso fuori legge e inutili. Sono sei i contratti senza copertura

ROMA - La Finanziaria prevede un parziale condono per i tangentisti, attraverso il pagamento di una somma non inferiore al 10'% e non superiore al 20% del danno quantificato nelle sentenze. La denuncia è contenuta nella relazione del procuratore generale della Corte dei Conti, Vincenzo Apicella, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2006. «Non vi è dubbio che questo intervento del legislatore, pur non violando le prerogative del potere giudiziario, di certo influisce su decisioni già pronunciate - dice Apicella - nella sostanza e nel contenuto ha di fatto le connotazioni di un parziale condono, realizzato attraverso una sorta di patteggiamento e perciò concettualmente mal si concilia con il rispetto dei principi di certezza del diritto, di parità di trattamento e di uguaglianza tra i cittadini».

Ho creato un mostro!

Mr X!

E io che credevo di tutelarlo dietro ad una X. Ormai è un personaggio famoso. Ne parla pure il sito della minoranza (quella vera!). E’ ovvio che non vi darò il link per verificare. Non voglio mica la concorrenza, io!
Comunque dicevo, ho creato un mostro.
Ora tutti sanno chi è Mr. X. E tutti vanno da lui a chiedere un aiuto oppure un consiglio e qualche volta per portare una protesta. Tutto perché ormai si sa che Mr. X conosce sia consiglieri di maggioranza che di minoranza. A proposito nel sito della minoranza (cavolo! Non mi piace questo termine. “Opposizione” è meglio!) vengo definito “Consigliere Comunale di buona volontà” . Grazie. Grazie per il flair play. Ne ho proprio bisogno visto i guai in arrivo!

Però, cari concittadini, non esagerate con Mr. X!
Non sovraccaricatelo di responsabilità. Dopo tutto ha un’attività da mandare avanti ed è solo amico (Mr. X, posso definirti così?) di un Consigliere Comunale di buona volontà. Qualcuno si ostina ancora a dire che mangio i bambini. In realtà sono a dieta e quindi niente paura. Sono sempre a disposizione e vi ricordo che il mio numero di cellulare privato è 347 4136448. Se proprio-proprio mi volete tirare il collo possiamo incontrarci, oltre al ricevimento in Comune sono a disposizione per incontri ad personam (.....Mizzica! mi sento molto silvio utilizzando questo termine). Quando avete qualche problema o domanda da fare, chiamatemi pure. Poi non ditemi che non sono al servizio del cittadino.

Caro Mr. X,
mi dispiace, spero solo che la notorietà non influisca sul tuo comportamento di cittadino modello!