20 giugno 2006

Racconti, Favole e...

Non sono nato a San Felice. Non sono nato a Portese.
Forse proprio per questo motivo sono affascinato dalla storia di questa terra. Mi piace fermarmi con gli anziani e farmi raccontare il paese di una volta. Mi piace sentire quel modo di parlare. Mi piace vedere i gesti e gli sguardi. Le storie di donne e uomini che in molti casi sono un soprannome che racconta già tutto.
Le storie e le favole di San Felice e Portese.
Qualcosa di fantastico.
Fantastico….Favole.
Per fortuna la vena favolistica non è finita e continua la tradizione orale di questo magnifico paese. Ci si trova in piazza, in bar e per strada. Ogni luogo, ogni occasione è buona per raccontarsi qualcosa.
Ci sono alcune nuove favole (o racconti se preferite) che mi hanno fatto sorridere (o ridere se preferite) non poco.
La prima risale a qualche anno fa. Credo fosse il Giugno 2004 quando l’ho sentita per la prima volta. Eravamo in campagna elettorale ed in piazza è capitato di sentire la seguente frase, che riporto in italiano perché con il dialetto ho ancora qualche problema: “va bene votare per qualsiasi lista, basta non votare quella dove c’è il no-global” e poi “si perché quello li è andato a Genova a spaccare le vetrine e adesso è sotto processo”.
Caspita! Ma chi cavolo era quello che è sotto processo per essere andato a Genova a spaccar vetrine?
Caspita! Io a Genova c’ero ma non ho visto nessun viso di San Felice…almeno che non fosse in mezzo agli scontri. Si forse era in mezzo agli scontri e quindi io non potevo averlo visto.
Ho cercato per giorni chi fosse questa persona, almeno per parlarci assieme per scambiare due parole, per capire cosa lo avesse spinto a spaccare vetrine, a fare una cosa tanto scellerata, cretina, da imbecilli.
Ho fatto passare le liste credo un centinaio di volte. Ho fatto domande a destra e manca. Ci mancava solo che incaricassi un investigatore per scoprire chi fosse questa persona.
Niente.
Finché una bella mattina appena sveglio ho realizzato: quel no-global sono io.
Del resto io sono andato a Genova nel 2001. Ho partecipato alle manifestazioni contro la globalizzazione incontrollata che sta massacrando il mondo (noi compresi!).
Potevo essere solo io quello indicato come il no-globalspaccavetrineinquisitoeprocessatoagenova.
Ma caspita io non ho spaccato vetrine e tanto meno sono sotto processo.
Ricordo perfettamente con chi ero. Ero con la CGIL di Brescia (e quindi colpevole perchè commmunisti!) e con noi c’erano, un gruppo scouts (dietro), una rappresentanza di una università inglese (a destra), i Padri missionari amici di Zanotelli (a sinistra) e davanti avevo la rappresentanza delle ACLI. Ma più avanti….a circa un centinaio di metri c’erano i Giovani Padani, movimento dei giovani leghisti.
Si, è vero, non erano con le proprie insegne ma suvvia quelli lì sono sempre riconoscibili, basta sentirli parlare!
Se tanto mi da tanto, per i nostri favolieri locali, tutti questi (Sindacalisti, Scout, Acli, Preti, Univesitari) sono dei noglobalspaccavetrineinquisitieprocessatiagenova.
Vi immaginate gli scout, incitati dai sindacalisiti, a lanciar sassi e sparar eresie mentre il fronte viene rafforzato dalle Acli aiutati dalle preghiere dei padri comboniani????
Quindi che fare se non considerare questa una nuova favola del nostro territorio?

C’era una volta, miei piccoli creduloni, un commmunista che mangiava i bambini…

[nei prossimi post due nuove favola: il concerto da 5000 dobloni d’oro e il porto incantato. Da non perdere!!!]

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